Cristiana Fioretti. Bonjour Sanremo
Vive a Mentone, in Francia, Cristiana Fioretti. Artista nata nelle Marche, docente di Decorazione e di Cromatologia all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Il suo studio è un cottage, tutto svetrato come una piccola serra, immerso nella lussureggiante vegetazione del bel giardino a terrazze circostante la deliziosa villetta liberty dove abita, sulla collina del quartiere detto Terres Chaudes, le terre calde, perchè qui il clima è riparato dal vento e mite anche d’inverno.
Lo studio guarda verso il mare, sulla Baia degli Angeli, e quando dipinge Cristiana Fioretti s’ispira al paesaggio che vede davanti a sé, guardando ad Est, verso l’Italia, verso Sanremo; cielo e mare che lei ama osservare soprattutto nelle prime ore del giorno, all’alba, quando luce è ancora fredda e azzurrata sul mare e poi via via digrada più calda e dorata verso il cielo man mano che sorge il sole.
Un paesaggio che lei ammira anche mentre in auto, dopo essersi svegliata presto al mattino per andare ad insegnare a Milano, viaggia sull’autostrada dei Fiori, e subito prima dell’uscita Sanremo vede stagliarsi di fronte a se il profilo nitido, in controluce, di Coldirodi, e subito dopo si apre la veduta del golfo di Sanremo col sole che sorge sul mare. Proprio qui viene l’ispirazione di tanti suoi dipinti e il titolo di questa mostra: Bonjour Sanremo.
Omaggio a un’accogliente città ligure, alter ego di Mentone, e a un amore a prima vista per un paesaggio, ma anche per quella piccola Pinacoteca di Villa Luca, dove Cristiana Fioretti ha pensato che sarebbe stato bello e intrigante esporre i suoi dipinti contemporanei, messi accanto ai capolavori d’arte antica di questo raffinato museo.
Dipinti realizzati ad acrilico su tela con uno stile sì figurativo che però tende all’astrazione pura, perché i colori sono stesi a piatto, vividi e intensi, in una stratificazione che procede dall’alto verso il basso, dal cielo al mare con tante, diverse soluzioni di continuità cromatiche. E ciò che colpisce è anche il fatto che la cornice sia dipinta come se il quadro svoltasse verso la parete, mantenendo lo stesso pattern cromatico del paesaggio che diventa motivo decorativo e contorno di se stesso.
Insieme a questi suoi lavori ormai classici, la Fioretti presenta alcune opere più recenti come i quadri retroilluminati del 2012. Dipinti eseguiti su plexiglass trasparente con uno stile più soffusamente astratto-informale, benché sempre ispirato all’acqua, al mare, alle onde, alla bianca schiuma e alle nuvole. Opere che acquisiscono luminosità e corpo grazie ad una retroilluminazione che nella penombra mette in risalto la stesura pittorica più concitata ed emotivamente inquieta di questa nuova stagione.
A completare questa sorta di piccola retrospettiva, nella sala conferenze di Villa Luca è proiettato un video che documenta l’istallazione che Cristiana Fioretti ha appena realizzato in occasione della 55. Biennale Internazionale d’Arte di Venezia 2013 (in corso fino a novembre 2013) all’interno del seicentesco Palazzo Bembo, su Canal Grande, nell’ambito della rassegna a latere della Biennale, intitolata Personal Structures. Un gioco d’acqua ribollente all’interno di trasparenti vasche emisferiche sospese a mezz’aria, colorate da luci stroboscopiche che, senza soluzione di continuità, con soffusi incroci cromatici, sembra voler dare suono e movimento a quei dipinti statici e silenti che aprono Bonjour Sanremo.
Guido Curto